- in Finanza by Andrea Mornati
Investimenti finanziari: Come scegliere il proprio percorso
Hai qualche risparmio da parte e non sai cosa ti conviene fare. Hai sentito di chi ha perso i suoi risparmi come di persone che hanno guadagnato molto ma non sai qual è la soluzione giusta per te.
Di sicuro è vero che non esiste una risposta uguale per tutti perché ognuno ha i suoi motivi per cui vuole mettere a frutto il capitale e non è per ammucchiare denaro e poi buttarsi dentro come Paperon de’ Paperoni. Tutto parte dai propri bisogni.
I bisogni
Il denaro serve a soddisfare le nostre necessità. La prima di base è il bisogno di sicurezza che fa riferimento alla casa, e ad avere una forma di sostentamento sicura. Il secondo è il bisogno di stima, che appare una volta soddisfatto il primo e si identifica con la capacità di far fronte a spese che servono per uno status symbol e quindi per essere apprezzati dagli altri e l’ultimo è il bisogno di autorealizzazione che si sostanzia nel potersi appagare completamente.
Se per il primo livello è sufficiente mantenere quello che si ha senza grandi incrementi di guadagno e quindi può essere adatto un investimento obbligazionario, per il secondo spesso è necessaria un’entrata aggiuntiva con un rendimento più elevato che può essere fatta corrispondere ad un investimento bilanciato, mentre per l’ultimo livello c’è la componente di bisogno di un forte guadagno che deve essere associato al giusto investimento azionario. Quest’ultimo può soddisfare il bisogno di autorealizzazione anche attraverso l’individuazione del comparto azionario in cui investire.
Per mettere in luce un po’ più quantitativamente i propri bisogni è opportuno rivolgersi ad un professionista, un consulente finanziario, che sa quali sono le domande giuste per stabilire cosa ti serve.
Tradurre i bisogni in decisioni finanziarie
Una volta stabilita la propria scala di priorità bisogna tradurla in decisioni finanziarie. A grandissime linee è già stato detto il comparto cui applicare i vari bisogni, ma dopo aver scelto la linea di rischio generale, occorre dettagliare meglio.
Anche dal punto di vista del rischio non è uguale scegliere un obbligazionario imprese europee o un obbligazionario imprese americane, poiché nel secondo è sottinteso per un italiano il rischio cambio che nel primo manca. Questo rischio può diventare anche un guadagno ma può spostare il livello di rischio verso bisogni più alti. Anche a parità di rischio ci sarà comunque da scegliere se propendere per un azionario Cina piuttosto che per un azionario India o un azionario Asia.
Tutti e tre sono similari a livello di rischio a priori ma dove andare? Anche per queste scelte sentire e leggere il parere di professionisti è molto utile.
Chi si occupa di mercati tutto il giorno ha una sensibilità certamente diversa da quella che può avere un non addetto ai lavori. Da ricordare, comunque, che la chiave principale deve essere la diversificazione e, laddove possibile, l’investimento graduale nei comparti.
Autore: Andrea Mornati