- in Finanza by Andrea Mornati
Cosa succede ai miei risparmi se crolla il mercato? Sono al sicuro?
Nell’epoca dei bassi tassi di interesse sono molti coloro che guardano all’investimento in Borsa come una possibile alternativa ad un conto corrente bancario.
La storia ci racconta alcuni momenti neri per le piazze finanziarie mondiali.
Se l’episodio più famoso in assoluto è quello che riguardò Wall Street, nel 1929, l’ormai celebre martedì nero che inaugurò la Grande Depressione, l’ultimo in ordine temporale è quello seguito nel 2008 allo scoppio della bolla dei mutui Subprime. La crisi inaugurata dal crollo della Borsa si è riverberata in gran parte del globo, dando vita ad una recessione che ha travolto non poche grandi realtà finanziarie, a partire da Lehman Brothers, prosciugando i risparmi di chi aveva deciso di investire in asset finanziari.
Va però sottolineato come i crolli in Borsa rappresentino una eccezione e che proprio per questo motivo vengono ricordati anche a distanza di anni, in particolare da chi ha visto prosciugarsi i propri risparmi in poche ore.
Inoltre, a perdere i propri soldi quando si verifica un evento di questo genere sono i piccoli risparmiatori che non si sono premuniti adottando una strategia in grado di limitare le perdite in casi simili. Per gli investitori di questo genere è stato del resto coniato un termine che può aiutare a comprendere meglio il modo in cui agiscono in Borsa, ovvero Parco buoi.
Proprio per non farne parte, sarebbe quindi necessario affidare i propri risparmi ad una figura professionale in grado di predisporre la strategia in grado di stendere una vera e propria rete di protezione intorno al proprio investimento. La figura più indicata per poterlo fare, proprio grazie alle competenze che può mettere a disposizione della clientela, è il consulente finanziario.
Cosa fa il consulente finanziario?
In pratica indica al proprio cliente gli asset sui quali può risultare conveniente investire, anche tenendo conto delle personali esigenze che gli vengono prospettate. Va infatti ricordato che non tutti gli investitori sono uguali e che, anzi, possono differenziarsi proprio sulla base della soglia di rischio che intendono correre.
I consulenti finanziari possono lavorare per grandi istituzioni, ad esempio banche o fondi di investimento, oppure essere indipendenti. In un caso o nell’altro devono però rispondere alle direttive impartite dalle authority preposte al controllo dei mercati finanziari, ad esempio la CONSOB (Commissione nazionale per le società e la Borsa) in Italia.
Il loro lavoro è estremamente importante, proprio perché sono in grado non solo di far fruttare in maniera adeguata un eventuale investimento, ma anche limitare le perdite nel caso in cui si verifichi un crollo dei mercati. Proprio per questo motivo chi abbia deciso di investire i propri risparmi in azioni o altri asset analoghi dovrebbe senz’altro affidarsi ad un consulente finanziario evitando e riducendo i rischi il più possibile.