- in Finanza by Andrea Mornati
Tipologie di rischio finanziario
Tutti gli investimenti, compresi i trading, sono soggetti a rischi finanziari, a perdite potenziali di denaro e a guadagni inaspettati. L’oscillazione del capitale investito è strettamente legata agli strumenti finanziari scelti e a diversi altri scenari come l’andamento del mercato, l’amministrazione aziendale e gli organi di governo.
Non esistono soldi facili né rendimenti fantastici, per cui prima di firmare qualsiasi documentazione, è bene informarsi sui reali rischi e in che misura possono incidere sul capitale investito. Pur identificato in un unico termine, il rischio finanziario fa riferimento a più tipologie. Ecco le principali.
Rischio di mercato
Tale rischio è soggetto alle normali oscillazioni dei mercati e quindi ai tassi di cambio, alle variazioni dei prezzi, ai tassi di interesse e quant’altro. Il rischio finanziario è spesso associato al termine volatilità che indica sostanzialmente la variazione del capitale investito in qualsiasi direzione e in un tempo brevissimo.
Quando si parla, invece, di scarsa volatilità significa che, per un periodo piuttosto lungo, i prezzi rimangono all’interno di un certo range, senza subire alcuna oscillazione significativa. Per le sue caratteristiche il rischio di mercato non può essere eliminato.
Rischio di credito o rischio emittente
Strettamente legato agli investimenti in titoli azionari, in obbligazioni societarie oppure emesse da alcuni Stati. Il rischio di credito avviene quando il debitore non assolve agli obblighi di pagamento degli interessi oppure nel caso in cui non è più in grado di rimborsare il capitale al creditore (default).
Rischio operativo o rischio di controparte
La perdita di denaro è causata da sistemi, procedure o fallimenti interni alla banca depositaria. Tale rischio è la conseguenza di possibili errori umani o di attività fraudolente volute. Per limitare i danni, la maggior parte degli istituiti di credito adotta delle procedure con un sistema di gestione interno robusto ed efficiente, eseguendo anche audit di sicurezza periodici. Tuttavia, è bene segnalare che i fallimenti operativi possono essere causati anche da fattori esterni che influiscono indirettamente sull’operato di una società come ad esempio terremoti, alluvioni ed altre calamità naturali di una certa entità.
Rischio sistemico
Da non confondere con quello sistematico o aggregato, il rischio sistemico si riferisce ad un’instabilità finanziaria così diffusa all’interno della compagnia da compromettere l’intero funzionamento del sistema. Per fare un esempio pratico, basti pensare al fallimento di una banca nazionale. Come da effetto domino, cadendo un pezzo cadono a catena tutti gli altri.
Conclusioni
Nell’ambito degli investimenti finanziari è quasi impossibile evitare i rischi. L’unica soluzione per un investitore oppure un trader è quella di controllare e mitigare le perdite studiando una strategia di gestione del rischio. Naturalmente, per procedere in questo senso bisogna avere tutte le competenze del caso e conoscere bene i vari aspetti di ogni rischio illustrato. In caso contrario, prima di investire e firmare, sarebbe opportuno consultare un professionista del settore.
Autore: Andrea Mornati