- in Finanza by Andrea Mornati
Esistono momenti in cui è necessario uscire o modificare l’investimento in borsa?
Investire in borsa è sicuramente interessante e tutti coloro che ne effettuano uno hanno, probabilmente, eseguito vari studi per arrivare al punto da mettere su un determinato asset di vario tipo i loro risparmi, per monetizzarli. Investire in borsa sul lungo periodo è sicuramente interessante, tuttavia il timing dello stesso è molto importante e ci sono dei casi dove disinvestire oppure uscire direttamente dall’operazione è fondamentale per evitare di perdere tutto il capitale, oppure limitare le negatività economiche.
Perché si modifica l’investimento in borsa?
Uno dei motivi per cui, in borsa, ogni tanto è necessario uscire o modificare l’investimento deriva essenzialmente dalle oscillazioni del mercato e della loro volatilità: sebbene chi investa sul lungo periodo tenda a dimenticarsi degli investimenti anche in caso di crollo del mercato, ci sono altri che ad ogni più piccola variazione negativa mollano tutto, presi dall’ansia o dall’isteria. Questo modo di fare è sbagliato ed è uno degli errori più comuni che possono capire, mettendo in seria discussione eventuali guadagni.
Mantenere il sangue freddo è fondamentale quando ci sono le oscillazioni di mercato e la borsa crolla a picco. Anzi proprio quando c’è un crollo di mercato si deve cercare di acquistare le quotazioni che sono crollate maggiormente perché la loro negatività è sostanzialmente passeggera e si ripristinerà in avanti: in sostanza, se hai comprato delle azioni a poco per rivalutarle e queste sono crollate, non è detto che la migliore strategia sia uscire dall’investimento, ma coltivarlo affinché possa fruttare sul lungo periodo.
Quand’è necessario disinvestire gli investimenti fatti in borsa?
Ci sono, invece, momenti in cui disinvestire è fondamentale per tutelare il proprio capitale. Questa necessità si avvera soprattutto quando l’intero settore è insicuro e tutta la rappresentazione grafica della crescita a lungo termine è cambiata sostanzialmente, portando a riflessi molto negativi nel corso del tempo: questo perché chi investe in borsa, solitamente, punta ai guadagni sul lungo termine: se non ce ne sono è fondamentale disinvestire per evitare di perdere ancora di più di quanto investito.
Oppure, è una buona idea disinvestire per differenziare il proprio portafogli di investimenti, utile quando si raccolgono gli utili di una data operazione, e di conseguenza profitto. In generale, per disinvestire è una buona idea valutare i tre mesi successi alla chiusura negativa per valutare le oscillazioni e gli eventuali ritorni di investimenti a lungo termine: se sono troppo bassi o addirittura negativi, è necessario prendere in considerazione la possibilità di uscire dall’investimento in borsa.